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Realizzazione di un precisissimo registratore di consumi elettrici.
Un metodo per misurare i propri consumi elettrici..

Anche Report di Rai 3, si occupa di consumi elettrici in Stand By.

Finalmente anche la Rai si occupa di consumi elettrici in stand-by... quel consumo, ai piu' ritenuto  irrisorio, che pesa per quasi 500 kwh/anno nella bolletta delle famiglia Italiana media.

 

Il servizio, a cura di Giuliano Marrucci, è stato realizzato con la collaborazione di Luca Soccodato ed è visibile presso questo link.

 

Sotto un articolo in firma di Luca Soccodato , che descrive un interessante sistema per la misura dei consumi elettrici usando il lampeggio del contatore Enel elettronico.

Per chi fosse interessato ad approfondire l'argomento, è disponibile anche  questo articolo su Portalsole :

I consumi in stand-By dei nostri elettrodomestici

Su Portasole è disponibile anche l'applicazione "Il Risparmiometro" per Il calcolo di quanto economicamente pesa il consumo in stand-by.

 

Buona lettura a tutti e un grazie a Luca che ha prestato il suo tempo alla realizzazione di questo articolo.

Fabrizio.

 

 

Mi è stato chiesto di scrivere un’articolo basato sull’esperienza del servizio “contro corrente” andato in onda in REPORT su RAI 3 il 25/10/09.

Più che insistere su quanto gia detto e visto, vorrei approfondire il metodo che ho illustrato nel servizio,
cioè contare i secondi tra 2 lampeggi del contatore per calcolare i W che stiamo al momento consumando .


Come spiegato nel servizio basta dividere 3600 per i secondi trascorsi tra 2 lampeggi del led “Ra”(per i profani gia basta)
Ma, per chi vuole vederci chiaro…. perché proprio 3600?


Come scritto sul contatore, vengono emessi 1000 impulsi per Kwh, quindi…. 1 lampo=1 Wh (occhio…non W)
Per comodità di misura, conviene usare i secondi come unità di tempo,


Facendo 3600 (i secondi in un’ora) diviso i secondi tra 2 lampeggi, non facciamo altro che trovare quanti lampeggi (Wh) sarebbero contati in un’ora se il consumo rimanesse stabile per 1 ora.

Ma visto che su base oraria 1W genera 1Wh, abbiamo ottenuto il consumo istantaneo in W (precisamente il medio tra i 2 lampi) di potenza attiva (pagata).

Ora posso continuare con l’evoluzione del metodo: già perché su questa base, mi è venuta un’idea che all’inizio può sembrare bislacca, ma in pratica si è dimostrata azzeccatissima.

Realizzazione di un precisissimo registratore di consumi elettrici:

Occorre; un mouse funzionante e un pc (meglio se è un portatile) con installato Excel.
Oltre a questi serve un componente elettronico sensibile alla luce (fotosensibile), questi componenti sono chiamati fotoresistenze o fototransistori, questi variano la conducibilità di corrente proporzionalmente alla luce ricevuta.
Sono molto comuni, è possibile che lo possiate rimediare in vecchi apparecchi muniti di telecomando (riceve gli infrarossi) oppure in delle cuffie wireless a infrarossi, se poi non avete rottami adatti potete sempre comprarlo in un negozio di componentistica elettronica, o da qualcuno in zona che aggiusta televisori.
Il concetto è semplice: verranno usate le celle di Excel come archivio per registrare, come fosse un cronometro multiplo, gli istanti in cui il led emette luce, e nel contempo calcolare come descritto sopra, i Watt, successivamente rappresentati da un grafico a 2 assi.

La registrazione automatica, è delegata a una macro che va creata sempre dentro Excel, e assegnata a un pulsante (menu moduli). In pratica basterà un click su questo pulsante per eseguire la registrazione e i calcoli fino al grafico.
Se non vogliamo perdere gli occhi e le giornate, guardando appassionatamente il nostro contatore a dito ingessato, procederemo modificando il mouse in modo che la luce emessa causi in modo automatico il click necessario, questa fase implica una semplice modifica all’hardware del mouse.
Procedere all’apertura del mouse ed individuate il pulsantino che esegue il click (occhio, il sinistro),
e successivamente i suoi contatti sulla scheda.
È un semplice pulsante con contatto pulito quindi dovrebbe avere 2 soli terminali, se ne vedete di più probabilmente alcuni sono collegati assieme, e andranno perciò considerati come singolo.
A questi 2 terminali andranno collegati i capi dell’elemento fotosensibile, a seconda del tipo che andrete ad usare dovrete preoccuparvi della giusta polarità e piedinatura, le fotoresistenze sono più semplici da collegare in quanto hanno solo 2 contatti, e non avendo polarità non si può sbagliare, per contro sono meno diffuse e molto più lente a reagire, nel nostro caso però, il lampo dura abbastanza a lungo.

Per l’applicazione davanti al led lampeggiante, potete usare del biadesivo trasparente, o anche opaco curando ovviamente che la luce investa in pieno il sensore. Il sole è un nemico, non è necessario che il sensore stia al buio, ma tutto ha un limite.
La realizzazione che ho collaudato ha una funzionalità perfetta, nonostante ben 30 metri di cavetto coassiale tra il sensore e il mouse, questo fa ben capire la bassa criticità dell’impulso in gioco.
Se si intende poter usare normalmente il mouse, consiglio di realizzare un piccolo connettore maschio/femmina, così scollegando il cavetto, l’hardware torna normale.
Durante le registrazioni sarà utile togliere la sfera dal mouse oppure, in quelli ottici, coprire con un nastro opaco l’ottica che rileva il movimento, sarete così sicuri che non si sposti il puntatore e finisca fuori dal “pulsante” della macro.

 

Sotto allego qualche foto della modifica e dei test andati a buon fine.

Notare l’ultima foto, la sequenza di creste nel grafico visualizza il consumo del frigo, i picchi sparsi sono lampadari, non si raggiunge mai lo zero a causa di un consumo residuo degli apparecchi spenti pari a 9W 24 ore su 24, verso destra è acceso anche un piccolo televisore.

 

Si tratta di un appartamento con una sola persona, pochissimi elettrodomestici e consumi veramente bassi.

 

Buon “consumo consapevole”

Luca.

 

Il file di Excell WattCorder.xls è disponibile qui .

 

Puo interessarti anche l'articolo di Giovanni dove descrive la possibilità di usare la sua app Android  ( WattCoder ) per fare le misure di consumi elettrici   riportate in questo articolo .