Maurizio ha dotato nel tempo la sua abitazione, delle più moderne tecnologie atte alla produzione di energia sostenibile, di riduzione dei consumi e di efficienza energetica.
Il primo impianto ad essere stato installato è il solare termico nella primavera del 2003. Successivamente nel 2006, è arrivato un impianto fotovoltaico da 2,80 Kwp e nel 2010 una PDC areoterma in sostituzione della caldaia a metano x uso riscaldamento.
Oggi tutti questi impianti sono monitorati On-Line ed è possibile visualizzarne le evoluzioni e i dati, dalla rete web.
Questo impianto solare e' un'ibrido assemblato usando diversi componenti commerciali di qualità.
Per il boiler ( accumulo ) si e' usato un Sanicube della Rotex adatto per sistemi a svuotamento, i pannelli sono Turchi e sono stati adattati allo 'svuotamento' con delle modifiche apportate after market..
L'apertura totale è di circa 7 Mq. e l'orientamento guarda a SUD/EST pieno ( -45 gradi rispetto a SUD ) con una inclinazione di 30 gradi.
Non e' quindi un orientamento ideale da permettere una discreta integrazione invernale , tuttavia i risultati ottenuti da questo impianto sono interessanti; detto questo avvisiamo tutti quelli che vogliono monitorare questi dati, allo scopo di valutare una possibile installazione, che i valori presentati da questo impianto, sono largamente inferiori
( soprattutto in inverno ) rispetto a quelli che si avrebbero con orientamenti più vicini o coincidenti a SUD.
Il sistema inizialmente e' stato interfacciato ad una caldaia della Riello a camera aperta, in seguito sostituita con una a condensazione della Immergas, fino alla implementazione finale di una PDC nel 2011.
L'impianto solare termico è On-Line e la tecnologia usata per la fruizione dei dati via Web e' identica a quella usata da Fabrizio x il suo impianto.
Per questo lavoro si e' reso quindi necessario la realizzazione di un nuovo prototipo di centralina uguale a quella già descritta per Liveplant.
L'impianto solare fotovoltaico di Maurizio è in servizio dal Settembre 2006 ed è stato realizzato con il primo bando assoluto in conto energia, varato nel Luglio 2005 .
Si compone di 2 stringhe da 8 pannelli ciascuna; pannelli policristallini della Kyocera da 175 p x un totale di 2,8 Kwp di potenza installata.
L'inverter è della Fronius, modello IG 30.
Orientamento e tilt sono identici a quelli del solare termico e la produzione annuale si attesta intorno ai 3450 kwh/anno.
L'impianto è da diversi anni on-line e il sistema di acquisizione dei dati dall' inverter, è descritto in questo link.,.
La Pompa Di Calore che Maurizio ha acquistato per la sua abitazione è il modello Power Inverter della Mitsubishi, ed è stata installata al posto della vecchia caldaia a condensazione della Immergas.
La caldaia è stata relegata al più semplice e modesto utilizzo di solo produttore di ACS ad integrazione del solare termico.
La PDC si compone di una unità esterna , detta motocondensante e di una unita interna composta da uno scambiatore di calore a piastre e da una pompa di circolazione dell’acqua di riscaldamento.
La motocondensante ( FOTO ) è installata all’esterno del locale tecnico ed ha lo scopo di “estrarre” il calore dall’aria esterna e trasferirlo nel gas che circola all’interno e che viene “pompato” nello scambiatore interno gas/acqua.
Per quanto riguarda la spiegazione base su come funziona e a cosa serve una PDC, si puo fare riferimento al link indicato.
L’acqua che circola nello scambiatore di calore a piastre viene riscaldata dai gas compressi dalla PDC e inviata ai termosifoni dove viene ceduto calore agli ambienti.
Il ritorno freddo dai termosifoni, prima di ritornare allo scambiatore per essere nuovamente riscaldato, passa nella serpentina inserita nell’accumulo del solare termico.
Lo scopo di questa ‘’deviazione’’ è quello di assicurare un eventuale apporto di calore anche dal solare termico, nel caso sia presente una adeguato irraggiamento del sole; inoltre tale soluzione circuitale assicura una adeguata riserva energetica durante gli sbrinamenti automatici della PDC, quando viene invertito il ciclo termodinamico della PDC allo scopo di trasferire per qualche minuto, il calore alla motocondensante esterna , per permetterne uno sbrinamento veloce della batteria di scambio.
E’ cruciale che questa operazione sia veloce ed efficiente per permettere alla PDC di mantenere una buona efficienza anche nelle giornate invernali molto fredde.
La PDC di Maurizio è un modello di soli 5 Kw e si à rivelato sufficiente pur se installata in un contesto di una abitazione vecchia e dotata di termosifoni… come è stato possibile ?
Questa possibilità ha 2 chiavi di volta importantissime che la rendono realizzabile..
1)- negli anni Maurizio ha investito nell’isolamento della sua abitazione, partendo dal sottotetto, gli infissi e il miglioramento del tamponamento interno delle pareti; tali accorgimenti hanno via via ridotto il carico termico dell’abitazione e la temperatura di esercizio dell’impianto di riscaldamento.
2)- il riscaldamento funziona 24 ore al giorno ed è regolato climaticamente ( cioe’ la temperatura di mandata è regolata dalla PDC in funzione della temperatura esterna).
La PDC regola tale temperatura agendo sulla potenza del compressore, in particolare variandone i giri.
Tale accortezza permette alla PDC di lavorare per gran parte della stagione a carico parziale; questa possibilità è quella che determina il successo delle PDC areoterme e il raggiungimento di COP medi stagionali anche superiori a sistemi molto più costosi, come le PDC geotermiche o ad acqua di falda.
Il futuro del riscaldamento sarà determinato dal successo e dalla diffusione delle PDC che saranno sempre più installate al posto delle caldaie a metano, tuttavia tale rivoluzione tecnica passerà anche da qualche delusione ed insoddisfazione per quelli che purtroppo arriveranno a tale tecnologia passando per le PDC a scambio acqua/acqua o peggio ancora geotermiche.
Dopo l’installazione della PDC è stato approntato un nuovo sinottico che rappresentasse i vari impianti tutti insieme.
Questo perche in realtà tali impianti sono interconnessi, sia dal punto di vista idraulico che elettrico e inoltre perche molti vantaggi sono propriamente amplificati dalla presenza condivisa degli stessi.
Erano già anni che sia l’impianto fotovoltaico che quello termico erano costantemente monitorati tramite il servizio ‘Liveplant’ di Portalsole, tuttavia la PDC introduceva alcune problematiche di misura nuove.
E’ stato deciso questa volta di cercare una interfaccia bella e pronta che rendesse disponibili i dati di un contacalorie e di un contatore elettrico via web, ed è stato scelto un concentratore M-BUS della HW-Group con funzionalità web.
E’ stato successivamente scritto e aggiornato un programma lato server che leggesse questi dati e li rendesse fruibili con la classica piattaforma offerta da Portalsole.